WhatsApp è un'applicazione di messaggistica istantanea centralizzata statunitense che fa parte del
gruppo Facebook Inc. Originariamente ideata per utilizzo da dispositivo mobile, è stata sviluppata
anche una versione per computer desktop; il servizio richiede agli utenti di fornire un numero
telefonico di cellulare standard.
Gli utenti possono scambiare messaggi di testo, immagini, video e file audio, nonché informazioni
sulla posizione, documenti e informazioni di contatto tra due persone o in gruppi.
Le perizie atte a certificare le chat di WhatsApp sono molto richieste da avvocati e studi legali per portare in giudizio una più conversazioni avvenute tra il loro cliente e terzi. La perizia è volta a produrre al Giudice i messaggi inviati e ricevuti con WhatsApp garantendo che tali trascrizioni siano l’esatta copia dei messaggi contenuti nel telefono cellulare.
Questo tipo di perizia deve essere redatta secondo le best practices dell’informatica forense secondo quanto disposto dalla Legge nr. 48 del 18 marzo 2008, dalle norme previste dalla direttiva RFC3227 e dallo standard ISO/IEC 27037:2017.
Per fare questo è necessario redigere la perizia informatica a partire da una copia forense del dispositivo da parte di un tecnico abilitato eseguita rispettando i protocolli previsti dalla legge. Dalla copia forense dovranno poi essere estratte e trascritte le chat di WhatsApp dopo una serie di verifiche e controlli che stanno alla base della garanzia della genuinità del dato raccolto.
Le perizie informatiche per certificare le chat di WhatsApp, molto spesso, sono realizzate da tecnici informatici, ingegneri, negozi di telefoni e computer o centri assistenza che non hanno le competenze specifiche per questo tipo di attività. Tuttavia il cliente si affida a loro principalmente per il costo più contenuto rispetto a quello di un tecnico informatico forense, senza valutare che tale attività potrebbe essere contestata da controparte e dunque non poterla utilizzare durante il procedimento giudiziario o peggio ancora essere contestata perché non soddisfa i requisiti tecnico scientifici richiesti dalle best practices della Digital Forensics.
Solo uno studio di informatica forense può garantire la corretta stesura di una perizia informatica per certificare le chat di WhatsApp, seguendo le best-practices della Digital Forensics e s utilizzando gli strumenti (hardware e software) corretti e certificati. Ma anche qui l’errore è sempre dietro l’angolo e dunque anche in questi casi si può valutare la perizia e vedere se ci sono gli estremi per una controperizia.
Il nostro Studio può valutare una perizia informatica su WhatsApp per verificare se tutte le fasi di acquisizione, analisi, estrazione e certificazione sono stati eseguiti correttamente e se dunque le conclusioni sono corrette oppure no.
Dopo l’analisi della perizia lo Studio può proporre la redazione di una controperizia oppure può fornire all’Avvocato preziose informazioni da utilizzare in corso di causo o in dibattimento per contestare la perizia avversaria o per smontarla.